CAI Monti Lattari

300

Alta Via dei Monti Lattari (prima parte)

Punto di partenza Cava de Tirreni (Corpo di Cava)
Punto di arrivo Tramonti (Monte Cerreto)

Informazioni

Informazioni principali sul sentiero

Avvertenze

Sentiero molto impegnativo soprattutto nel tratto tra il Santuario dell’Avvocata e la Foce di Tramonti, dove la segnaletica è quasi del tutto scomparsa. Da non intraprendere assolutamente senza idonea strumentazione, buon allenamento, esperienza escursionistica, abbigliamento adatto e sufficiente scorta d’acqua, soprattutto nei mesi più caldi.

Come raggiungere il sentiero
Il percorso ha inizio dalla frazione Corpo di Cava, dove si può arrivare in auto oppure con i bus della linea CSTP con partenza da Cava o da Vietri Sul Mare.
Toponimi del percorso
Corpo di Cava (352), Incrocio 302 Pertone (359), Incrocio 303 Capodacqua (658), Incrocio 303a Cappella Vecchia (694), Sorgente Acquafredda (824), Incrocio 305 307 Santuario dell'Avvocata (873), Monti del Demanio, Incrocio 302 Aria del Grano (898), Incrocio 306a Foce di Pucara (875), Incrocio 306 309 Foce di Tramonti (913), Vetta Sud Monte Finestra (1145), Incrocio 308a Forcella Monte Finestra (1066), Incrocio 308 Vetta Nord Monte Finestra (1138), Incrocio 312b Pietrapiana (955), Incrocio 312a Tuoro Sant'Angelo (897), Incrocio 311 (884), Incrocio 316 Le Chiancolelle (740), Incrocio 310b 320 Valico di Chiunzi (650), Incrocio 314 322 Tuoro di Cesarano (801), Tuoro di Stellante - Vena San Marco (885), Incrocio 324 Vena Scalandrone (1028), Incrocio 315d (1108), Vetta Monte Cerreto (1316).
Punti di rifornimento idrico
Capodacqua Sorgente Acquafredda Santuario dell'Avvocata Pietrapiana Valico di Chiunzi

Descrizione

Il percorso è la prima parte dell’Alta Via dei Monti Lattari, che inizia a Cava dei Tirreni e termina a Punta Campanella/Termini. Questa prima parte termina sulla Vetta del Monte Cerreto. Parte dalla località Corpo di Cava (m 352) e, precisamente, dal Vallone Bonea che si trova sul lato sinistro della Badia della SS. Trinità, fondata nel 1011. Si scende dal piazzale della Badia e si attraversa il ponte che sovrasta il torrente Bonea. Si prosegue dapprima verso destra e, poi, verso sinistra. Si prosegue in direzione del Santuario di Maria Santissima Avvocata, dove si arriva dopo aver attraversato la località Capodacqua (m 658), la Cappella Vecchia (m 694) e la Sorgente Acquafredda (m 824). Giunti al Santuario di Maria Santissima Avvocata (m 873), si può far visita all’omonima Chiesa fondata nel 1485. Per proseguire bisogna tornare indietro di circa 700 mt, fino ad arrivare al bivio per i Monti del Demanio, dove bisogna proseguire verso sinistra, con direzione nord. Inizia una parte molto impegnativa del percorso, adatta solo ad escursionisti esperti, che conduce fino alla Vetta Nord del Monte Finestra, passando per i Monti del Demanio (m 855), la località Aria del Grano (m 898), la Foce di Pucara (m 875), la Foce di Tramonti (m 913), la Vetta Sud del Monte Finestra (m 1145) e la sottostante Forcella (m 1066), detta anche del Malopasso. Si giunge così alla Vetta Nord del Monte Finestra (1138), dalla quale inizia un sentiero più agevole, che porta fino al Valico di Chiunzi, passando per Pietrapiana (m 955), che è un sito religioso molto noto, Tuoro Sant’Angelo (m 897) e Le Chiancolelle (m 740). Al Valico di Chiunzi (m. 650) si incontrano per la prima volta la strada carrabile nonché diversi luoghi di ristoro e di pernottamento, ubicati nel comune di Tramonti. Attraversato il Valico di Chiunzi, il percorso riprende dal lato del versante che affaccia sull’Agro Nocerino Sarnese e sul Vesuvio. Dopo aver percorso in discesa circa 200 mt di strada asfaltata, sulla sinistra, vi è un sentiero in ripida salita, che porta fino alla Torre di Chiunzi, risalente al 1453. Dalla Torre di Chiunzi si prosegue in direzione ovest lungo il sentiero che conduce al Tuoro di Cesarano (m 801) e poi al Tuoro di Stellante – Vena San Marco (m 885). Di qui il percorso diventa nuovamente molto impegnativo (per escursionisti esperti), passando per la Vena Scalandrone (m 1028) fino a raggiungere la Vetta del Monte Cerreto (1316).

Galleria del Sentiero

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Commenti e Recensioni

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18 commenti

  1. Percorso tosto che vale tutta la fatica. In molti tratti è segnalato a malapena, ma con le tracce gps e un po’ di pazienza, si riesce sempre a orientarsi.
    Come segnalato in altri commenti qui, al valico di Chiunzi, dopo un tratto a piedi sulla provinciale, il segno CAI è su un segnale stradale e indica una salita improbabile nella boscaglia, sul pendio a strapiombo sulla strada. Quivi abbiamo desistito un po’ perplessi e aggirato il tratto con una deviazione. Dalla vetta del Cerreto, si semplifica notevolmente. Per il resto, è un’esperienza straordinaria, assolutamente raccomandato se avete un po’ di esperienza e un minimo di preparazione fisica.

  2. Percorso stupendo ma adatto ad Escursionisti Esperti

    Aggiornamento percorribilità Alta via dei Monti Lattari.
    1) Tratto Badia di Cava-Santuario Avvocata(Difficoltà E):Sentiero pulito e segnaletica CAI presente.
    2)Tratto Bivio Alta Via/Monti del Demanio-Foce di Tramonti(Difficoltà EE):Attenzione a vari tratti scoscesi ed esposti EE dove bisogna fare molta attenzione vista pure la recente frana e la vegetazione infestante che tende ad occludere il sentiero.Poi poco dopo il rudere dell aria del grano fino alla foce di tramonti il sentiero è quasi completamente chiuso da rovi e vegetazione con la difficile individuazione della segnaletica CAI bianco-rossa,da non intraprendere assolutamente senza idonea strumentazione,abbigliamento adatto e ottima conoscenza dei luoghi.(Sopralluogo di manutenzione CAI fatto il giorno 10/9/23).Seguiranno interventi di ripristino(Si spera con una attiva partecipazione e collaborazione di chi veramente tiene a cuore che tutto ciò non vada perduto)
    3)Tratto Foce di Tramonti-Valico di Chiunzi(Difficoltà EE fino a Vetta Nord poi E) :Sentiero pulito e segnaletica CAI presente.Segnalo che fino a Monte finestra Vetta Sud è facile imbattersi in greggi di capre con cani senza pastore al seguito, prestare attenzione all’attraversamento della forcella di monte finestra che collega le due vette(malopasso)sconsigliato a chi soffre di vertigini.Da Vetta nord fino al Valico di Chiunzi sentiero percorribile,pochi tratti di vegetazione infestante.
    4)Valico di Chiunzi-Monte Cerreto(Difficoltà EE):i primi 100/150 metri di sentiero presenta molta vegetazione sopratutto nel periodo primavera/estate, così come tra il Tuoro Cesarano e il Tuoro di Stellante dove va prestata maggiore attenzione, stessa cosa per il tratto esposto per la Vena dello Scalandrone e per l’ultima salita impegnativa che porta sulla vetta del Cerreto da fare con cautela in presenza di terreno bagnato.

  3. Limitatamente all’ultima tappa, che va dal Valico di Chiunzi al Monte Cerreto, i primi 100/150 metri di sentiero che salgono dalla provinciale sono immersi nella vegetazione e difficilmente percorribili. Si può bypassare agevolmente questo tratto girando a sinistra alla rotonda del valico e poi subito a destra salendo per la strada che conduce alla Torre Orsini.

    Per il resto, nonostante alcuni tratti in cui le felci invadono il sentiero, la traccia è facilmente individuabile (eccezion fatta per alcuni tratti tra il Tuoro di Cesarano e il Tuoro di Stellante in cui va prestata maggiore attenzione).

  4. Stupendo!

    Percorso molto bello e selvaggio ma adatto solo ad escursionisti esperti visti i vari passaggi esposti sopratutto bivio avvocata-monti del demanio, foce di pucara-foce di tramonti, passaggio monte finestra vetta sud-vetta nord(malopasso) e vena scalandrone per arrivare poi al monte Cerreto non adatti a chi soffre di vertigini e con scarso allenamento fisico …segnaletica CAI ripristinata e presente per gran parte del tracciato, fare attenzione nei punti dove la vegetazione è più rigogliosa sopratutto in questo periodo dell’anno che tende a nascondere i segni…sentiero che regala panorami unici…

  5. Fatti oggi il tratto dalla Badia di Cava a Cappella Vecchia. Agevole e ben segnalato. Complimenti per il buon lavoro!

  6. Alta via dei monti lattari, splendidi panorami, solitudine, natura selvaggia ...

    Ciao!

    All’inizio di ottobre ho camminato in tre tappe giornaliere dal Corpo di Cava a Maria del Castello. Attualmente ci sono tre sezioni difficili.

    1. “Bivio Alta Via” a “Foce di Tramonti” (tempo di percorrenza circa 2 ore e 15 minuti), qui le felci bloccano la strada (ora in ottobre ma depressa e quindi con buoni segni sugli alberi difficili da impegnare ma buoni da trovare)
    2. “Valicio di Chiunzi” a “Tuoro di Cesarano” (tempo di percorrenza circa 1 ora e 15 minuti), sentiero inizialmente molto ripido (laborioso), poi di nuovo felci, ma che erano di nuovo in discesa in modo da poter effettivamente trovare la strada giusta
    3. Discesa da “Monte Cerreto” a “Cerreto” (tempo di percorrenza circa 30 minuti) Ancora percorso originale tra le felci

    Nel complesso ci sono sempre segni di ogni tipo: segni di colore su pietre e alberi, ma anche nastri di plastica su alberi all’altezza della testa. In combinazione con un dispositivo GPS (Etrex 30x di Garmin) ho potuto trovare la strada così bene su piccole escursioni tra i cespugli. Lo devo ai membri del CAI, che sono responsabili per i segni, ma anche per gli escursionisti di fronte a me, che hanno corso il corso e abbattuto le felci. Fortunatamente, le more erano un problema solo in alcuni punti. Un modo meravigliosamente bello, ma a causa della sua natura attuale richiede un po ‘di sicurezza, molta resistenza, un po’ di audacia, molta acqua, un dispositivo GPS e soprattutto almeno un migrante.
    (dal momento che non sono italiano, ho tradotto il mio testo in italiano con Google, spero che tu possa leggerlo)

    Martin Ruff

  7. Per escursionisti esperti e pazienti.

    Ho percorso il tratto Badia di Cava-Santuario dell’Avvocata-Monti del Demanio-Colli della Serra, fino a Foce di Tramonti dove sono sceso in località Gete. Ottimo fino all”Avvocata, sia come segnaletica che come percorribilità. Il bivio per i Monti del Demanio non è ben segnalato, o meglio c’è un cartello proprio lì vicino ma segna che il bivio è a 15 minuti invece che alle sue spalle, boh. Comunque la traccia GPS scaricata da questo portale è stata molto utile, anche perché dal bivio si procede su un sentiero coperto da vegetazione, e si avanza fra molte felci e qualche rovo, il conforto di sapere di essere sulla via giusta rasserena anche quando si perde qualche segno bianco rosso (che pure ci sono) mentre ci si districa fra la vegetazione. Armatevi di pazienza, considerate di dover allungare i vostri tempi di percorrenza e di avere qualche graffio, almeno fino a Foce di Pucara. Dopo il sentiero è più pulito ma ci sono anche dei tratti più esposti dove è bene aiutarsi con le mani. Nel complesso mi sono divertito e ho trovato la segnaletica adeguata, però arrivato a Foce di Tramonti a corto di acqua, energie e tempo, ho preferito scendere a valle e non proseguire su per Monte Finestra.
    La prossima volta so da dove riprendere 😀

  8. Sentiero molto precario

    All’altezza del monte del demanio ho desistito. La traccia GPS mi portava laddove del sentiero non c’era che una parete ripida , terreno smosso e alberi caduti. Mi dispiace molto non averla potuta percorrere. Riproverò il prossimo anno. Buon lavoro.

  9. Eccezzionale

    Partito dall’abazia dall’avvocatella sentiero ben segnalato fino alla chiesa dell’avvocata 7 km punti d’acqua ok.
    Percorso con vista mozzafiato.

  10. Fantastico!

    Fatti oggi il tratto dalla Badia di Cava a Cappella Vecchia. Agevole e ben segnalato. Complimenti per il buon lavoro!

  11. Disboscamento in atto e vegetazione fitta

    Abbiamo percorso la settimana scorsa il tratto dal valico di Chiunzi verso monte Cerreto. È risultato che già per salire a torre di Chiunzi, è stato difficile percorrere il sentiero a causa del disboscamento in atto, quindi alberi abbattuti, la segnaletica è scomparsa. Dopo la torre abbiamo preso la direzione per il Cerreto; in quel tratto il sentiero risulta poco agevole a causa di un continuo solco scavato dall’acqua piovana, una ventina di centimetri largo per una trentina alto, che rende il percorso alquanto antipatico da percorrere. Più avanti, poco prima di arrivare a tuoro Cesarano, la vegetazione tende a stringersi per 50/70 metri, in un tratto le felci superano tranquillamente i due metri e sono molto fitte al punto che il sentiero si vede malapena. Arrivati a tuoro Cesarano, si può ammirare il panorama che da sui monti del Demanio e monte Finestra a sinistra, sulla destra il Vesuvio e il golfo di Napoli. Ripartiti, dopo un po’ siamo ricapitati in un tratto in atto di disboscamento, quindi di nuovo segnaletica abbattuta e alberi abbattuti che ricoprono tutta la parte circostante al punto che il sentiero scompare sotto i tronchi. Da li si intravede che, purtroppo anche li, il sentiero è chiuso dalla vegetazione, quindi considerando il percorso ad ostacoli sui tronchi e il ritardo accumulato abbiamo deciso di ritornare indietro.
    Peccato.
    È un vero peccato che questi sentieri vengono lasciati nell’incuria generale, sono dei bellissimi sentieri ricchi di bellezze, di storia e tradizioni che non hanno nulla da invidiare a sentieri più blasonati. Che dire?… Speriamo in bene

  12. Hiked most of the trail between Corpo di Cava and Nerano in late October ’17. Views are magnificent. With proper marketing, marking and maintenance this could easily become one of the most popular long distance hiking trails in Italy! Beware though: for now the marking is sporadic, often absent. Some parts of the trail are unrecognizable. Two areas where the trail is almost erased: Monte Demiano – Montalto (just north of Monte dell’ Avvocata) and the southbound descent of Monte Cerreto (towards Monte Rotondo), directly after the top. Please note that GPS does NOT always work, so bring a paper map and compass just in case. A pleasant surprise was the descent from Torca towards the Conca del Sogno Beach – despite warnings that this trail is in bad shape, it is actually not that bad, at least not compared to other stretches of the CAI 300.

  13. Il primo tratto di sentiero da Recommone che si alza in quota verso Torca e’ ad alto rischio di smarrimento per assoluta scarsita’ di segnaletica con conseguente necessita’ di arrancare tra arbusti spinosi e sassi: da migliorare assolutamente Luigi Guglielmo Cai San Pietro, Verona

  14. L’ho fatto al contrario partendo dal Cerreto ovvero dallo Scalandrone, giunto a Monte Finestra vuoi il cattivo tempo, vuoi il vento anzi il timore di non riuscire non ho proseguito, mi riprometto di riprovarci.

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