Escursione 13 ottobre
Domenica 13 ottobre 2024
Monti Lattari
Il convento di Cospita, la chiesa di Fuondi, Pogerola e Tavernate (500 m) da Agerola
Intersezionale con il CAI Sulmona
Difficoltà: E
Domenica 13 ottobre 2024
Monti Lattari
Il convento di Cospita, la chiesa di Fuondi, Pogerola e Tavernate (500 m) da Agerola
Intersezionale con il CAI Sulmona
Difficoltà: E
domenica 15 Settembre 2024
Parco Regionale dei Monti Lattari
MONTE FINESTRA VETTA NORD
da loc. Contrapone
Difficoltà: E
Dislivello: 870 mt in salita – 870 mt in discesa
Durata: 6 ore escluse soste
Direttori: Giuseppe Fortunato (ORTAM) 333.7949105 – Raffaele Lambiase 335.473770 – Antonio Manzo 328.3343374
(Si precisa che NON si entrerà nella parte di riserva sottoposta a ticket d’ingresso)
Appuntamento a Castellammare di Stabia al Viale Europa (vicino all’Ospedale) alle ore 08.15, con auto propria, oppure ad Agerola, località San Lazzaro, alle ore 09.15.
Ritorno ad Agerola con autobus da Amalfi alle ore 15.30, 16.30, 17.00, 17.40, 19.00, 21.00
EQUIPAGGIAMENTO NECESSARIO: Scarponcini da escursionismo (obbligatori), bastoncini, abbigliamento escursionistico “a strati”, cappello, occhiali da sole, crema solare, ricambio completo di abiti, pranzo a sacco, acqua, costume da bagno e telo da mare per il bagno nel mare di Amalfi al termine dell’escursione.
DURATA ESCURSIONE: 6 ore circa, soste escluse.
DISLIVELLO: circa 200 in salita e 700 in discesa.
AVVERTENZA: Il Direttore d’Escursione si riserva di modificare in parte l’itinerario in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del percorso e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati.
Per la lunghezza e la difficoltà dell’escursione è assolutamente necessario l’uso di attrezzature adeguate (Scarpe in particolare).
I partecipanti devono obbligatoriamente telefonare al 3337686127 entro il venerdì precedente.
I NON SOCI, obbligatoriamente, devono pagare la quota relativa all’Assicurazione di Euro 8,40
Anche se Amalfi è conosciuta in tutto il mondo per il suo passato di Repubblica Marinara e per la sua attuale bellezza insieme al suo mare ed alla sua costa, pochissimi sanno che esiste la “Valle delle Ferriere“. La sua particolare collocazione geografica, racchiusa tra i monti di Scala ed il mare di Amalfi, la protegge dai freddi venti settentrionali mentre vi arrivano facilmente le correnti umide marine. Ritroviamo, qui, un tipico esempio di “inversione della vegetazione“. Infatti, contrariamente al solito, troviamo sul fondo del vallone una tipica vegetazione di tipo misto mesofilo, caratteristica delle aree più elevate, mentre le pareti sovrastanti, al contrario, ospitano vegetazioni tipicamente mediterranee. Il carsismo dell’area, poi, ha permesso la presenza di numerose sorgenti che alimentano un corso d’acqua sul fondo del valle. Tutto questo determina un’elevata piovosità invernale ed un costante microclima che ha consentito la conservazione di un habitat che definirei Neanderthaliano.
Entrare nella valle ti fa catapultare in un mondo fatato ricco di acque, di felci, di cascate. Da un momento all’altro ti immagini che da dietro a una roccia possa comparire un nostro antenato Neanderthaliano o (perché no?) qualche piccolo dinosauro…
Non scherzo. Infatti, questo clima particolare ha permesso la presenza di fossili viventi come la rarissima felce gigante denominata “Woodwardia Radicans” comparsa sulla Terra nel terziario. Ancora, ritroviamo facilmente diverse specie di Orchidee ed una piccola pianta carnivora “Pinguicola Hirtiflora” che si nutre di piccoli insetti. Nelle sorgenti e nelle pozze, poi, ritroviamo la rara “Salamandrina dagli occhiali” o “Salamandrina Terdigitata”.
La suddetta Woodwardia Radicans è una felce gigante dal portamento elegante, tra le più interessanti della flora europea.
Presente anche in Italia, è di antichissima origine. Faceva parte, infatti, di
quella flora tropical-montana che nel Terziario popolava le aree montuose Mediterranee. Questa specie, che è riuscita a sopravvivere ai mutamenti climatici degli ultimi 70 milioni di anni, è, ormai, presente solo in poche comunità vegetali che risalgono al Paleocene. Proprio un habitat di tipo tropicale come quello della Valle delle Ferriere ne ha consentito la permanenza e la crescita.
La Woodwardia Radicans, pertanto, va considerata un vero e proprio “fossile vivente”. La caratteristica che la distingue dalle altre felci è la formazione di bulbilli sotto la parte apicale del rachide fogliare, per cui viene chiamata anche “felce bulbifera”. Questi bulbilli sono necessari per la propagazione. Infatti, quando le foglie toccano il terreno umido, dai piccoli bulbi nascono i nuovi esemplari.
Proprio per proteggere tutte queste rarità la “Valle delle Ferriere” o “Valle dei Mulini” (per la presenza
di vecchi mulini idroelettrici dell’800 e di cartiere risalenti all’epoca della Repubblica Marinara) è oggi
una Riserva Naturale Integrale!
La partenza è prevista da San Lazzaro, Agerola, a quota 630 metri, che raggiungeremo con auto proprie, e da qui seguiremo la direzione del Castello Lauritano e, per scale e mulattiere, saliremo verso Monte Murillo, per raggiungere la sorgente dell’Acquolella. Poi terremo la sinistra fino a incrociare il sentiero “Giustino Fortunato”, da dove accederemo alla Riserva, fino a raggiungere la Valle dei Mulini, attraversata dal torrente Canneto una volta utilizzato come forza motrice per le antiche ferriere che lavoravano il materiale ferroso portato per mare dall’Isola d’Elba e, poi, a dorso di mulo su da Amalfi. Poi vennero le cartiere, dove si produceva la famosa e pregiata carta di Amalfi che, ancora oggi, è molto richiesta e che viene prodotta da piccoli negozi artigianali. Lungo il percorso, dopo il fondo valle, infatti, incontreremo i ruderi delle cartiere del XII secolo.
Il percorso è abbastanza agevole, ma discretamente lungo e con qualche tratto esposto o scivoloso. Attraverseremo paesaggi incontaminati e squarci panoramici mozzafiato. Passeremo dalla tipica macchia mediterranea ai terrazzamenti di limoni e vigne. State attenti a non dimenticare la macchina fotografica. Sarebbe un grave errore di cui avreste modo di pentirvi.
Vi Aspetto!
Raffaele D’Arco
SABATO 31 AGOSTO 2024
DISLIVELLO: 350 m DURATA: 5 h soste escluse DISTANZA: 14 km
TIPOLOGIA DI SENTIERO: AR DIFFICOLTA’: E
Direttori: RAFFAELE D’ARCO Tf: 333 7686127 – MATTEO PISACANE Tf: 334 7056734
APPUNTAMENTO: Con mezzi propri, sabato 31 agosto alle 17.00 ad Agerola al Bar Ristorante Nicola, Via Santa Maria 26 (a dx, 500 metri dopo l’uscita della Galleria).
E’ possibile prenotare (facoltativamente) una cena ed una prima colazione presso il rifugio di Santa Maria dei Monti (contributo 30 Euro) ed il pranzo della Domenica (contributo 25 Euro). Pernottamento in tenda o in sacco a pelo. E’ possibile pernottare anche all’interno del Rifugio (contributo 25 Euro. Pochi posti rimasti. Contattare al più presto i Direttori). Il ritorno ad Agerola è previsto per il pomeriggio di Domenica 1 Settembre.
EQUIPAGGIAMENTO: Scarponi da montagna, abbigliamento escursionistico “a strati”, giacca a vento e/o mantellina antipioggia, bastoncini telescopici, lampada frontale con batterie di ricambio e acqua, almeno 2 litri, tenda o sacco a pelo e materassino.
DESCRIZIONE DELL’ITINERARIO: L’escursione inizia in prossimità del traforo di Agerola, località Palombelle. Per delle scale arriveremo sulla cresta del Colle S. Angelo. Saremo sull’Alta Via dei Monti Lattari, sentiero CAI 300, che percorreremo fino all’altezza dell’Acqua del Vrecciaro. Poi ci immetteremo sul sentiero CAI 301 attraversando il suggestivo Piano del Ceraso delimitato a Nord dal Monte Candelotto e a sud-est dal Monte Rotondo per arrivare prima del buio al rifugio di Santa Maria dei Monti.
Dopo la cena al Rifugio ci sarà una notte di Osservazioni Astronomiche con illustrazione del cielo notturno in uno scenario a 360 gradi sulla Costiera Amalfitana.
ISCRIZIONI: Confermare la presenza telefonando obbligatoriamente al 3337686127 entro il venerdì precedente!
AVVERTENZE: I non Soci C.A.I. devono prenotare l’Assicurazione al costo di 16.80 Euro (due giorni…)
I Direttori di escursione si riservano di modificare in parte l’itinerario, di annullarlo in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del sentiero e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati.
Mercoledì 31 Luglio – Giovedì 1 agosto 2024
MONTI LATTARI
“XIX Cammino dell’Angelo” e alba al Santuario
Percorso: Castellammare di Stabia – Quisisana – Sentiero CAI 350 – Cresta del Monte Faito – Santuario di S. Michele Arcangelo (1261 m).
DIFFICOLTA’: E
Domenica 28 Luglio 2024
Monti Lattari
Piazzale dei Capi (Belvedere) – Acqua dei Porci – Sentiero ‘ncap ‘ncap e’ vene – Acqua Santa – Cima del Castellone (1335 m) e ritorno al Belvedere
DIFFICOLTA’: EE (ATTENZIONE: è richiesto passo fermo e assenza di vertigini per la presenza di alcuni tratti molto esposti)