CAI Monti Lattari

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Sentieri a pagamento sui Lattari

In merito alla ventilata proposta di istituire un biglietto di ingresso ad alcuni dei sentieri dei Monti Lattari, condivido con voi la posizione della sezione di Castellammare di Stabia del Club Alpino Italiano, inviata all’Amministrazione comunale di Massalubrense, nella persona del Sindaco geom.Lorenzo Balducelli:
 
Oggetto: sentieri a pagamento
La sezione del Club Alpino Italiano di Castellammare di Stabia è stata fondata nel 1935. Concordemente agli scopi statutari del Club Alpino Italiano si prefigge di promuovere:
– la pratica dell’alpinismo in ogni sua forma;
– la frequentazione e la conoscenza delle montagne con particolare riguardo ai Monti Lattari;
– la difesa dell’ambiente naturale mediante iniziative di manutenzione dei sentieri e conservazione del patrimonio naturale.
 
La nostra sezione è impegnata da anni nella valorizzazione del patrimonio sentieristico delle nostre zone unitamente ad altre associazioni. I risultati si vedono: la frequentazione delle montagne ed il turismo escursionistico sono cresciuti esponenzialmente e iniziano ad essere considerati come volano dell’economia locale per i benefici che apportano in termini di destagionalizzazione dei flussi turistici, soprattutto per le aree interne che beneficiano in maniera minore dell’attrattiva delle nostre zone costiere.
 
Abbiamo appreso da alcuni organi di stampa locali che la Vs Amministrazione starebbe pensando di istituire un biglietto di ingresso per l’accesso ad alcuni dei più famosi sentieri della Vs zona, tra cui Punta Campanella che ricade nel percorso dell’Alta Via dei Monti Lattari e del Sentiero Italia, percorso da centinaia di escursionisti italiani e stranieri e affermatosi ben oltre i confini nazionali: https://sentieroitalia.cai.it/costiera-amalfitana/
 
Non sappiamo quanto di vero ci sia nelle notizie che ci pervengono. Siamo consapevoli che le attuali disposizioni nazionali e regionali relative alla pandemia COVID 19, nonché alcuni recenti episodi di assembramento a Jeranto, spingono ad un maggior controllo dei flussi turistici in quei luoghi.
Riteniamo però che l’istituzione di un biglietto di ingresso sia una risposta sbagliata ad una esigenza sacrosanta.
 
Analoghe iniziative, come l’istituzione di un biglietto di ingresso alla Valle delle Ferriere, si sono dimostrate fallimentari dal punto di vista pubblicitario (numerose le associazioni e i trekking operator che bypassano la visita) e anche da quello strettamente gestionale, non riuscendo a garantire il presidio e la manutenzione dei sentieri nel corso dell’anno.
 
Peraltro da approfondire ci sono le tematiche legali relative al libero accesso ai beni demaniali come la battigia delle spiagge e della responsabilità civile in caso di malori o infortuni occorsi su un sentiero per la cui percorrenza si acquista un biglietto e che legittimamente ci si aspetta di trovare in ottime condizioni.
 
Tali iniziative rischiano di arrecare irreparabili danni di immagine e di arrestare il processo di diffusione di un turismo alternativo a quello balneare, ecosostenibile ed interessato ai vostri territori.
 
Rivolgiamo un accorato appello alla Vs Amministrazione invitandovi a guardare alle best practices messe in atto da distretti escursionistici di più antica fama, come quelli alpini o, per restare in ambiti a noi più vicini, agli esempi di Amalfi che, grazie all’incremento del turismo escursionistico ha destagionalizzato i flussi turistici o al comune di Agerola che, avendo promosso nel corso degli anni il proprio patrimonio sentieristico, ha avuto un vero e proprio boom, con operatori escursionistici nazionali ed internazionali che fanno base ad Agerola e con evidenti ricadute sull’economia cittadina.
 
L’escursionista non di balzelli e gabellieri all’imbocco dei sentieri ha bisogno ma:
• di una rete escursionistica manutenuta e ben segnalata
• di servizi di trasporto efficienti: navette e trasporto bagagli
• di operatori dell’accoglienza (alberghi, pensioni, b&b, ristoranti, trattorie…) tarati sulle loro esigenze.
• di appropriati servizi di prevenzione incendi
• di adeguate strutture di soccorso (Soccorso Alpino in primis).
 
Il Club Alpino Italiano sarà sempre vicino a quelle amministrazioni che hanno intenzione di valorizzare e tutelare le bellezze naturali. La libertà e la gratuità d’accesso alla montagna sono valori primari del CAI, come sottolineato dal nostro bidecalogo.
 
A testimonianza della vicinanza e attenzione della Ns antica associazione all’Amministrazione Comunale da Lei presieduta, come specificato in altra missiva, abbiamo intenzione di donare al Vs comune le frecce segnaletiche dei sentieri dell’Alta Via dei Monti Lattari-Sentiero Italia ricadenti nel vostro territorio. Siamo anche disponibili nel supportare gratuitamente chi materialmente procederà alla loro installazione per l’individuazione dei punti di posa.
 
Sicuri che la presente possa avere un positivo riscontro, cogliamo l’occasione per porgervi i Ns sinceri saluti. Siamo altresì disponibili, nell’ottica di un sereno e civile confronto scevro da pregiudizi ideologici, ad approfondire insieme alla Vs Amministrazione qualsiasi tematica inerente la rete sentieristica.
 
Castellammare di Stabia, lì 31 maggio 2020
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1 commento

  1. Perfettamente d’accordo con quanto scritto liberta e gratuità d’accesso alla montagna !
    Per la valorizzazione, aggiungo, basta copiare quello che fanno altri e calarlo nel nostro territorio, certamente non un pedaggio. Ad esempio alle cinque terre pochi mesi fa hanno lanciato un progetto con la comunità europea di recupero dei muretti a secco stonewallsforlife. Il progetto prevede anche la formazione di manodopera per dare continuità. Allo stesso modo occorre sostenere nel nostro territorio quelle attività agricole e pastorali che consentono di vivere il territorio perché se lo si vive si mantiene si garantisce indirettamente anche la manutenzione dei sentieri che è la criticità più alta.

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