CAI Monti Lattari

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Alpinismo Giovanile 19 Maggio

Domenica 19 Maggio 2019

Alpinismo Giovanile

Monti Lattari

Minuta (409m), Pontone (266m), Torre dello Ziro (135m), Amalfi

Diff: E

Direttore di escursione: ; Pio Gaeta (335 6339741), Ciro Di Martino (333 7184174)

TRAVERSATA: Minuta (409m), Pontone (266m), Torre dello Ziro (185m), Amalfi (0m).

DISLIVELLO: 450 m (in discesa)        DURATA: 5 ore       LUNGHEZZA: 8 Km

ISCRIZIONI: Gli appuntamenti di alpinismo giovanile sono riservati ai ragazzi eventualmente accompagnati dai genitori.

I non soci che intendono partecipare all’appuntamento devono comunicare i propri dati anagrafici ai Direttori di Escursione per la stipula dell’assicurazione giornaliera del costo di €6,00 entro il venerdì precedente.

I ragazzi possono essere affidati agli Accompagnatori di Alpinismo Giovanile. In quest’ultimo caso, il genitore (ovvero il tutore legale) deve far pervenire il modulo di autorizzazione allegato.

APPUNTAMENTO: a Castellammare di Stabia al Viale Europa (pressi Villa Stabia) alle 8:15 con auto proprie. Si prega di comunicare ai direttori le auto disponibili per organizzare la traversata.

EQUIPAGGIAMENTO CONSIGLIATO: Scarpe da montagna alte alla caviglia con le suole scolpite tipo “Vibram”, abbigliamento “a strati” (maglietta, camicia, pile, giubbotto antivento, maglia di ricambio,  mantella impermeabile, zainetto da escursionismo, cappellino da sole, telo mare e crema solare,  colazione al sacco ed acqua (almeno 1-1,5l a persona).

BREVE DESCRIZIONE: Da C.mare si arriva in auto ad Angri e si percorre la strada del valico di Chiunzi. Raggiunto il passo proseguire sulla destra per Ravello e poi Scala in località Minuta. Parcheggio con monete, portare una decina di €

Percorreremo i sentieri CAI 351 351b e 323

CENNI STORICI

 La Torre dello Ziro fa parte delle mura del Granducato di Amalfi che incontreremo lungo la strada, ma non è soltanto una delle tante idilliache torri a picco sul mare costruite per avvistare per tempo l’arrivo dei Saraceni!

Gli anziani del posto non amano molto recarsi da queste parti: la Torre fa ancora paura! I fantasmi si aggirano ancora per questi luoghi perché la Torre fu teatro di uno dei più sanguinosi episodi della storia amalfitana!

Infatti, nei primi anni del 1500, vi fu rinchiusa, insieme ai suoi figli, la famosa Giovanna D’Aragona, detta “la Pazza“.

Giovanna, nata nel 1477, era la nipote del re di Napoli Ferrante I d‘Aragona e figlia del Marchese di Gerace, avvelenato quando lei aveva solo un anno. Rimasta vedova all’età di vent’anni di Alfonso Todeschini Piccolomini, secondo Duca di Amalfi, nipote del Papa Pio III, a cui era andata in sposa a soli 12 anni, trovò conforto nel maggiordomo di corte Antonio Beccadelli che in seguito sposò segretamente e da cui ebbe due figli. La cosa creò grande scandalo per cui i suoi fratelli, Federico ed il cardinale Carlo, cercarono di dividere i due amanti, ma  questi fuggirono. Rintracciati, il Beccadelli fu ucciso e Giovanna fu ricondotta ad Amalfi dove sparì…

La leggenda racconta che Giovanna, riportata ad Amalfi, fu rinchiusa nella Torre dello Ziro e vi fu murata viva insieme ai suoi figli! In effetti… la Torre non ha porte.

La torre, costruita nel 1480 dal dal suddetto Duca d’Amalfi sulle rovine di una precedente torre del XII secolo, si presenta con tutti gli elementi delle opere di difesa del periodo angioino: una costruzione cilindrica con base scarpata (presenza di un muro inclinato alla base di una cinta muraria o di una torre per aumentarne il rafforzamento) ed una merlatura di cui, ancora, si possono vedere alcuni elementi. Presenta un’unica apertura sopra la cornice che doveva servire da ingresso, e quattro piccoli vani finestra di forma quadrata. Anticamente veniva chiamata “Rocca di San Felice”, con le prime notizie risalenti al 1151, ma, a partire dal 1292, diventa “Turris Cziriricordando nella forma il classico, locale, “Ziro”, grande contenitore di olio e prodotti vari.

La leggenda di Giovanna la Pazza, comunque, nasce da un fatto realmente accaduto, raccontato anche da Matteo Bandello nelle sue novelle. Questi fu un testimone oculare della vicenda in quanto amico del Beccadelli! La storia, nel XVI secolo, è stata anche trasposta in forma di tragedia da John Webster (The Duchess of Malfi) che, però, la fa concludere con l’uccisione di Giovanna da parte di un sicario, un certo Bosola. La sua vicenda ha ispirato anche altre opere letterarie, come la novella contenuta nel “Palazzo del piacere” (The Palace of Pleasure) di William Painter o la tragedia “Il maggiordomo della duchessa di Amalfi” ( El mayordomo de la Duquesa Amalfi) di Lope De Vega o, ancora, il romanzo giallo “Addio Miss Marple” (Sleeping Murder) di Agatha Christie!

Pertanto, non stupisce, quindi, che gli anziani del posto considerino la Torre come un luogo popolato da fantasmi da cui conviene stare alla larga.

Per i dettagli storico-naturalistici:

http://www.unescoamalficoast.it/it/beni/item/383-torre-dello-ziro

L’arrivo è sulla spiaggia di Amalfi. Al ritorno gli autisti si recheranno a Pontone con pullman SITA, per recuperare le auto.

Di seguito due video dell’escursione:

 

AVVERTENZA: Il direttore di escursione si riserva di modificare l’itinerario in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del sentiero e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati.

 
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