CAI Monti Lattari

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Escursione 5 novembre

Domenica 5 novembre 2017
Monti Lattari
DA CAMPORA AL CERVIGLIANO – CIRCUITO DELLE TRE SORGENTI
DIFFICOLTA’ E

Dislivello:600 m – Durata: 6 ore – Lunghezza 10 km – Tipologia : A

Direttore di Escursione : Matteo Pisacane 334.7056734

Appuntamento: ore 8.00 con auto proprie al Centro Laser a Castellammare di Stabia e con il direttore di escursione alle ore 8.30 ad Agerola in Viale delle Vittorie 26 ,nei pressi del ristorante bar da Nicola . Poi in macchina fino al punto di partenza a Campora, parcheggio comunale gratuito in via delle Sorgenti nei pressi del Palazzetto dello Sport

Equipaggiamento: Scarponi da montagna alti con suola vibram, abbigliamento escursionistico “a strati “, giacca a vento o mantellina antipioggia, pile e cappellino, pranzo a sacco ed acqua (minimo due litri) lampada frontale ,bastoncini telescopici.

Descrizione dell ‘itinerario:
Di fronte al Palazzetto dello Sport (Campora) si imbocca via Inserrata e,percorsala per 600 m circa, ad un bivio si devia a destra, in salita.
Superate le ultime case, si attraversa un secolare castagneto. Arrivati in località Fiobana, si scorgono verso il fondovalle a sinistra, i ruderi di una piccola polveriera di epoca borbonica. Seguitando a salire, si giunge sulla tranquilla via Panoramica e, seguendola a sinistra per circa 100 m, si giunge al ponticello sul rio Penise. Senza attraversarlo, si gira a destra seguendo l’alveo, fino ad incontrare una pietraia lungo la quale si trovano dei bottini di captazione. Risalendola “di petto”, si giunge ad incrociare il Sentiero CAI 301, che va seguito a sinistra. Dopo circa 250 m, si giunge all’incrocio di mulattiere dell’Imbarrata, da questo punto inizia la salita al Cervigliano .Sulla vetta è presente un grande pannello riflettente in metallo usato per la telefonia .dalla qui si gode di una splendida vista a 360 gradi. Si scende dal lato opposto e giunti ad una radura erbosa, si lascia il Sentiero CAI 300 CAI e si gira a sinistra. In breve si giunge sul ciglio di una rupe panoramica verso Nord. Qui si gira a sinistra, ma conviene prima scendere a destra per una sosta alla vicina sorgente Acqua del Vrecciaro; così denominata per il ghiaione (brecciaio) ivi presente. Risaliti dalla sorgente, si prosegue lungo un sentiero in quota che, aggirando il Monte Cervigliano, tocca le sorgenti dell’Acqua Fredda e di San Giuliano, fino a ritornare all’incrocio dell’Imbarrata. Qui si svolta a destra e si segue la cresta di Colle S. Angelo per circa 1 km. Oltrepassata una zona esposta (passo delle Palombelle), si giunge presso i ruderi di S. Angelo a Jugo, dove si svolta a sinistra, sull’antica mulattiera a gradoni che scende a Gemini (Sentiero CAI 367), nei pressi del tunnel della Provinciale per Gragnano (ovvero “Il Traforo”, come è più comunemente detto). Da qui si prende sulla sinistra via Penise, una stradina comunale per ritornare al punto di partenza.

Informazioni su valori e punti di interesse
Questo sentiero si snoda lungo il bacino idrico più importante del territorio agerolese; lungo il suo percorso, si s’incontrano numerose sorgenti, che alimentano il Rio Penise, il Fiume Canneto ed il Rio di Gragnano. La presenza dell’acqua favorisce una vegetazione molto variegata e la presenza di fauna acquatica (salamandra pezzata, rane, bisce d’acqua etc.), nonché tassi, volpi, donnole e cinghiali. Tra
Campora e l’alta valle del Penise, si attraversano tre fasce a diverso uso del suolo fin dal Medioevo: quella dell’abitato, quella dei castagneti da frutto e quella delle selve. Nel primo tratto si possono
ammirare i ruderi di antichi ricoveri, nonché, il rudere di una polveriera
di epoca borbonica. Le sorgenti della zona di Fiobana (toponimo che viene
da fluvio/flubio) sono legate alla presenza di livelli impermeabili (marne
verdastre) nei calcari del Cretacico medio. Poco dopo l’Imbarrata si osserva una antica neviera, mentre nella zona dell’Acqua del Gavido, si hanno i ruderi di una dimora stagionale dei montanari. La cima del M. Cervigliano è un bell’esempio di klippen tettonico il cui piano di accavallamento è visibile dove sgorga l’Acqua Fredda, e in altri punti intorno a quota 950 – 1000 m. Esso accavalla calcari del
Cretacico su delle argille e arenarie del Miocene che si vedono, ad esempio, nella radura sopra Acqua del Vrecciaro, presso Acqua del Gavido e presso S. Giuliano. Dalla zona di Acqua del Vrecciaro fino ai ruderi di S. Angelo a Jugo si godono bellissimi panorami sul Golfo di Napoli e sul Vesuvio. Infine, scendendo dal crinale a Gemini, si cammina su una bellissima mulattiera gradinata in pietra calcarea locale, principale collegamento tra Agerola e il versante napoletano, prima dell’apertura
della galleria delle Palombelle.

AVVERTENZA: IL direttore di escursione si riserva di modificare in parte l’itinerario in caso di condizioni meteo avverse o di condizione del sentiero e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell ‘escursione nei tempi prefissati.I cani sono ammessi ma rigorosamente al guinzaglio.

ISCRIZIONI: E’ indispensabile comunicare le adesioni al direttore di escursione
I non soci che intendono partecipare all ‘escursione, devono comunicare,entro il giovedì precedente ,i propri dati anagrafici al Direttoredi Escursione per la stipula dell’ assicurazione giornaliera al costo di Euro 6

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